Non sono mai banali le parole del Presidente e anche questa volta le sue dichiarazioni sono pregne di tanti spunti interessanti che vanno a puntualizzare e a rispondere serenamente anche a quei pochi che continuano ad insinuare che in senio alla società ci sia "confusione" rispetto a determinate scelte e al progetto, varato l'anno scorso e in cui crede fermamente e che a suo dire gli ha fatto tornare la voglia di "fare calcio" dopo quasi 20 anni di Presidenza. Ecco le sue parole:

"Non sono qui per commentare la partita come spesso accade, ma sono qui per ringraziare tutta la tifoseria per quello che sta facendo.È una gioia sapere che i sacrifici che stiamo facendo con lo scopo di portare avanti la maglia giallorossa siano ricompensati da un pubblico che ti accompagna in questo modo. Tutto questo è impagabile. Stasera  sarei venuto a parlare anche se avessimo perso. Stasera abbiamo beccato gol dopo 4 minuti che alla prima in casa davanti a tutta questa gente, in un derby potevano spezzarci le gambe e invece quando i cuori battono all’unisono, il tam tam del Vigorito si sente fino a Milano e questo è molto importante."

"Stiamo confermando la linea tracciata lo scorso anno, e vogliamo cercare di arrivare li dove vogliamo andare insieme a quei giocatori che curiamo da anni, che il gruppo tecnico reputa pronti e che condividono l’amore per questa maglia. Un presidente di calcio normale, direbbe che i 2 calciatori non sono mai stati fuori dal progetto e invece io vi dico e confermo che avevamo pensato di sostituire Acampora e Viviani ma non perché non avevamo più fiducia in loro ma perché erano state fatte delle riflessioni su di loro come quelle che ci hanno portato a rivedere la decisione del sottoscritto sia dal punto di vista morale che tecnico dai chi ha questo compito. Insomma non è stata una necessità il reintegro dei 2 calciatori ma è stata una decisione presa dopo una riflessione attenta e un colloquio che ho avuto più di  1 ora con Acampora che l’anno scorso dopo 2 retrocessioni era scappato perché si era sentito smarrito. Ricordo a tutti che prima non aveva mai fatto un campionato di serie C e con coraggio e grande volontà mi ha detto di volerci dai una mano per portarci avanti come vogliono fare anche i Pippo, i Pinato e tutti gli altri. Tutti hanno sposato il progetto e di raggiungere il sogno di tornare dove dobbiamo tornare."

"La verità è che vogliamo tornarci come si deve, senza fare gli errori del passato anche in merito alla scenario del calcio attuale. Proprio per questo chi sposa il nostro progetto è ben accetto. Vogliamo costruire un Benevento Calcio che può avere la possibilità di rigenerarsi e che porti avanti dei valori morali. Io non disattento le promesse, il progetto che avevamo gettato 2 anni fa va avanti a prescindere dal carico economico e tecnico che ci siamo ritrovati a dover affrontare dopo 2 retrocessioni in 3 anni dalla A alla C. Ricordo che l’anno scorso abbiamo raggiunto una semifinale play off e quest’anno siamo decisi a continuare sulla strada intrapresa. Anche nel mercato abbiamo le idee chiare e lo abbiamo dimostrato andando a prendere subito gente come Lamesta e Manconi che avevano richieste anche in serie B. Poi abbiamo aspettato un po’ e capito le carenze e tenendo presente sempre le idee dell’inizio cercheremo di trovare le giuste corrispondenze. Se poi qualcuno scrive che cerchiamo giocatori di 33/34 anni e poi non arrivano non è che sono promesse non mantenute. Diciamo che bisognerebbe scrivere con più attenzione."

"Questa squadra ha ridato entusiasmo anche a me, che ormai ero un po’ abbacchiato e abituato a fare una cosa che quasi mi trascinavo dopo 20 anni e qualche delusione. Loro mi hanno fatto capire che il calcio si può fare ancora a Benevento e anche in altri posti in una certa maniera. La mia promessa è quindi di sposare una linea verde ma non solo intesa per l’età dei calciatori ma anche per quel che riguarda l’entusiasmo di chi viene qua non perché ci sono stipendi più alti, ma per trovare un bell’ambiente e una tifoseria che ama il calcio, non ha importanza quanti ne siamo e ne saremo. L’importante sarà sempre giocare con la voglia di giocare."

"In questa squadra a differenza degli anni passati in cui per nominare un capitano dovevamo quasi tirare a sorte, in 20 anni di presidenza ho visto per la prima volta gente che hanno fatto passi avanti per farlo e per prendersi al responsabilità. Perché il capitano non guadagna di più ma è un’assunzione di responsabilità. Un segnale molto bello."

"In merito al mercato non è che uno decide da una partita ad un’altra se acquistare o meno. Le decisioni sono state già prese.Concluso dicendo grazie alla città, e ai tifosi che dopo 20 anni hanno ancora piacere di ascoltare un presidente che parla sinceramente e a cuore aperto."

Sezione: In primo piano / Data: Mar 27 agosto 2024 alle 00:14
Autore: Redazione TuttoBenevento
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