Era un po’ che forse per delusione, forse perché c’è veramente poco da dire, non scrivevo la mia opinione sul Benevento ….Penso che sia evidente che ormai la squadra sia completamente slegata, che abbia perso anche quel minimo di certezze che l’avevano portata addirittura a tagliare il traguardo di campioni d’inverno. Nessuno e dico nessuno avrebbe mai immaginato che quella squadra che macinava avversari si ritrovasse nel giro di un mese e mezzo da prima a quarta a -14 dal primo posto. 

In questa squadra che era un gruppo che si aiutava l’un l’altro oggi sembra che ognuno giochi per fatti suoi, con gente che cerca spesso la gloria personale anche avendo di fianco un compagno messo meglio. Un gruppo di “professionisti” lautamente pagati che poi in campo si mandano a quel paese o al minimo errore si mettono le mani in testa. Roba da matti. Ma è evidente che siamo in tilt e con questa benedetta o maledetta vittoria che non arriva da troppo tempo siamo sull’orlo di una crisi di nervi. 

E poi non riesco a capire questo ritmo compassato, questa lentezza ad ogni giocata partendo dalla rimessa dal fondo di Nunziante il cui atteggiamento è sempre lo stesso sia se stiamo vincendo o che stiamo perdendo. Il ragazzo sembra di essere dentro una “sua” partita a prescindere dal risultato. Siamo sempre prevedibili, non abbiamo un briciolo di idee e ci sono dei calciatori che si sono persi completamente. Penso immediatamente a Lamesta che nel girone di andata spesso ci faceva chiedere come mai uno così giocasse in serie C. Beh, oggi forse lo abbiamo capito, perché il Lamesta di questo periodo è un giocatore da serie C medio bassa. Per non parlare dei “soliti” noti, i vari Tosca, Viviani, Acampora da cui speriamo ancora di poter ottenere qualcosa quando invece la sensazione è che siano ormai arrivati più che alla frutta in maglia giallorossa e si vede lontano un miglio che non vedono l’ora che finisca il campionato per “scappare” da Benevento. 

Per non parlare dei “giovani terribili”che sembra siano diventati all’improvviso dei “bimbiminkia”, in particolare Prisco (ma cosa gli è successo? Perché passare da un piccolo Iniesta ad un piccolo D’Ermilio ce ne vuole)e Perlingieri che non ne indovinano più una. 

Dulcis in fundo il cambio in panchina che al momento non ha sortito nessun effetto. Anzi possiamo dire senza ombra di smentite che la squadra che balbettava con Auteri è peggiorata con Pazienza sia sotto l’aspetto tecnico che di atteggiamento. Non contando neanche che come dicevamo all’inizio siamo scivolati in quarta posizione a distanza siderale dal primo posto. Se pensiamo che Il cambio di allenatore era stato fatto anche guardando il calendario più che agevole e abbordabile e quindi permettere al nuovo tecnico di inanellare magari un filetto di vittorie e lavorare più serenamente sulle nuove idee, capiamo che tutte questi pensieri hanno lasciato il tempo che trovano visto che non siamo riusciti a battere più nessuno. Tra l'altro l'allenatore continua a ripetere di essere alla ricerca di quella stessa "scintilla" di cui parlava anche ad Avellino. Per la cronaca quella "scintilla" non si accese per i "cugini" biancoverdi e il tecnico venne esonerato. Chissà quale sarà qui il suo destino nei prossimi giorni. 

A questo punto ci chiediamo cosa bisogna aspettare ancora per certificare quanto visto in questo ultimo mese e cercare di mettere una pezza? E’ evidente che in questo momento servirebbe come il pane una vittoria, ma allo stesso tempo pensare di affrontare i play off in questa maniera sarebbe soltanto un ulteriore agonia per una stagione che per metà aveva entusiasmato e che adesso si è trasformata più che in un incubo. Anche questa volta la palla passa alla società: toc tot Carli, c’è nessuno in casa?

Sezione: In primo piano / Data: Lun 10 marzo 2025 alle 10:03
Autore: Redazione TuttoBenevento
vedi letture
Print