Nella settimana in cui si deciderà chi tra Monza e Pisa sarà la terza squadra che farà compagnia a Lecce e Cremonese nella prossima serie A, in seno al Benevento Calcio si sono cominciate a gettare le basi per la nuova stagione. Confermato il DS Foggia, come pure la sede del ritiro che anche quest’anno vedrà i giallorossi impegnati nel romitaggio estivo in quel di Cascia, c’è attesa per quel che riguarda la panchina.

Non è un mistero che la gestione tecnica di Caserta abbia sollevato più di un dubbio non solo tra i tifosi, e per questo il Presidente Vigorito ha deciso di riflettere ancora un po’ prima di scegliere eventualmente di regalare un’altra chance all’allenatore calabrese, che è opportuno ricordarlo, non solo ha un altro anno di contratto, ma l’estate scorsa fu al centro di una difficile trattativa per riuscire a liberarlo dal Perugia e portarlo all’ombra della dormiente.

Cercando di essere i più obiettivi possibile, penso che Caserta durante la stagione abbia dimostrato in più di una occasione qualche limite riguardo la gestione tecnica e non solo. Del resto la serie A diretta persa nel disastroso ultimo mese del Benevento, aveva messo addirittura in dubbio la permanenza del tecnico anche prima dei play off. In molti pensavano che potesse esserci un ribaltone e quindi un esonero magari per dare quello shock ad una squadra e ad un ambiente che sembravano completamente narcotizzati. Ed invece come tutti sappiamo, Caserta incassò la fiducia della società e la vittoria di Ascoli nel preliminare infiammò il pubblico che nell'andata della semifinale contro il Pisa tornò ad intusiasmarsi.

Se però proviamo a fare un'analisi approfondita della stagione della Strega, possiamo dire, senza ombra di smentite, che la squadra che il Presidente Vigorito gli aveva messo a disposizione era un’autentica formula uno, con calciatori che in serie B fanno decisamente la differenza. A prescindere dai soliti alibi che in una stagione possono essere presi in considerazione, come infortuni, sfortuna, direzioni arbitrali ecc. credo che alla fine dei conti le parole e le chiacchiere stanno a zero e quello che conta è il risultato finale.

Proprio per questo, di fatto, anche se a Caserta era stato chiesto di raggiungere “almeno” i play off, è indubbio che questo campionato per come si era messo, poteva essere vinto centrando delle vittorie che sulla carta potevano tranquillamente essere portate a casa: bastava infatti vincere le 2 gare interne con Ternana e Spal già in vacanza, e magari racimolare un punticino a Cosenza per brindare alla terza promozione in serie A della storia. E invece, vuoi per un motivo, vuoi per un altro, il Benevento si è “afflosciato” nel momento più importante della stagione.

Per non parlare poi della gestione del caso Lapadula: qualsiasi cosa sia successa e detta nelle segrete stanze, anche qui nei fatti, è stato dimostrato che fare a meno di un giocatore del genere per quasi tutto il girone di ritorno è stata davvero una “mossa tafazziana” che ha contribuito a creare malumori nel gruppo squadra e nella tifoseria. Quest’ultima, la tifoseria appunto, ha la “colpa” di essersi infiammata soltanto alla fine del campionato, quando ha dimostrato quello che vale e soprattutto può garantire in termini di supporto e presenze quando vuole, ma è anche evidente che nessuno (società e squadra) abbia creato le condizioni di entusiasmo per stimolare anche il tifoso più esigente a seguire ancora una volta i colori giallorossi dopo la cocente retrocessione dello scorso anno. Su queste e tante altre valutazioni, il nostro Presidente in queste ore starà sicuramente riflettendo per provare ad affrontare la prossima stagione in maniera ancora più competitiva di quella che si è chiusa a Pisa la settimana scorsa; d’altronde il prossimo campionato di serie B sarà ancora più difficile, una vera e propria serie A2, dove si ripresenteranno piazze che sicuramente avranno tanta fame e voglia di rilancio come Cagliari, Genoa e Bari, senza contare le deluse di quest’anno che ritroveremo ai nastri di partenza tirate a lucido.

Insomma una decisione molto delicata quella che dovrà prendere nei prossimi giorni il Presidente Vigorito e che segnerà sicuramente la stagione della strega anche riguardo alle scelte che si dovranno fare per costruire la nuova squadra.

Del resto io non sono assolutamente d’accordo quando si critica l’operato del DS Foggia, perchè credo che prima di parlare e quindi criticare bisognerebbe attenersi ai fatti. Proprio per questo mi chiedo: ma cosa dovremmo imputare al DS? Forse la scelta di un tecnico che a qualcuno non è sembrato essere all’altezza? Beh, su questo si può anche discutere e opinare, più che altro perchè ognuno ha la sua opinione in merito, e il calcio è bello anche per questo. Ma se invece vogliamo parlare in maniera approfondita del lavoro di Pasquale Foggia credo che abbia operato più che bene mettendo a disposizione del tecnico una squadra di altissimo livello con calciatori che sono un lusso per la categoria come Glik, Ionita, Lapadula, Letizia, Paleari, Forte, e garantendogli anche le prestazioni di quegli elementi che proprio l’allenatore gli aveva espressamente richiesto, come Calò ed Elia.

Proprio partendo da queste riflessioni tecniche bisognerà prendere una decisione: Caserta potrà essere ancora l’uomo giusto per rilanciare le ambizioni della Strega? Anche perchè la storiella dell’obiettivo centrato secondo me non tiene per niente: vero che la società anche per bocca del Presidente Vigorito aveva più di una volta dichiarato che questo era un “campionato di transizione” e che l’obiettivo (minimo?) era quello di centrare “almeno” i play off, ma questo non significava che il Presidente non aveva chiesto la promozione in serie A.

Ecco, forse proprio per questo, “quell’almeno” potrà diventare l’ago della bilancia per la permanenza o meno del tecnico sulla panchina del Benevento. L’obiettivo minimo che era stato richiesto e centrato potrà garantire a Caserta la riconferma? Nei prossimi giorni avremo la risposta definitiva…ma io penso che potrebbe essere tutto molto … Semplici o no?

Sezione: L'EDITORIALE TB di C.Calicchio / Data: Gio 26 maggio 2022 alle 17:31
Autore: Cosimo Calicchio
vedi letture
Print