La serie B è un patrimonio da difendere a tutti i costi, con il coltello tra i denti. Questo deve essere il mantra che dovrà accompagnare tutti fino a quando la salvezza in questo campionato così travagliato non sarà raggiunta matematicamente. Troppo importante per questa città rimanere in serie B per non provare in tutti i modi, con le unghie e con i denti, a difendere quello che dopo circa 90 anni è stato conquistato dopo tante delusioni. Chi come me vive per lavoro da anni anche la città è la gente di Catania sa cosa significa la serie C di oggi. Per Benevento, non ho problemi a dirlo, sarebbe la fine del calcio. Forse non subito, ma nel giro di qualche anno. Purtroppo tutti sappiamo bene quanto è difficile vincere un campionato di terza serie e con il format di oggi che prevede la disputa di cervellotici e lunghissimi play off è ancora più complicato. 

La serie B è un patrimonio troppo importante per la città ma anche per la società che subirebbe un salasso economico dal quale sarebbe complicato venire fuori vista anche a più riprese l’insofferenza dimostrata da Vigorito dopo 16 anni di Presidenza in solitaria. Una cosa è pensare di “vendere” un Benevento società con il titolo di serie B e un’altra svenderla in serie C.  A questo scenario non vogliamo neanche pensarci ma siamo sicuri che come ce lo facciamo noi il pensiero, anche nelle segrete stanze e in particolare nelle teste di Foggia e Cannavaro questo è un fantasma silente che aleggerà fin quando non sarà evidente un cambio di rotta definitivo. 

La serie B è un campionato complicato e sappiamo bene anche questo, ma sappiamo anche che a differenza di altre categorie, quando tecnicamente dimostri di essere più forte oppure riesci a correre più degli altri (vedi Cosenza l’anno scorso) la permanenza in categoria è garantita. 

Nel girone di andata il Benevento non ha dimostrato ne di essere più forte tecnicamente e ne di correre più degli avversari. Ad oggi il Benevento ha dimostrato di non essere “una squadra” nel vero senso della parola. Quando parlo di “essere una squadra” intendo quella compattezza e quadratura, quell’aiutarsi in campo gli uni e gli altri per raggiungere un risultato. Troppe volte abbiamo assistito al compitìno di giovanotti svogliati che secondo copione dopo l’ennesima sconfitta si sono anche andati a prendere i fischi sotto la curva, ma poi tornati negli spogliatoi hanno dimenticato presto il senso di una sconfitta, di cosa vuol dire l’attaccamento alla maglia e forse anche del rispetto da portare a questa gente e a questa proprietà che ci hanno messo tanto per raggiungere il campionato cadetto. 

Per questo motivo credo che Cannavaro stia ripartendo da zero in quel di Roma, cercando di azzerare tutto come se fosse arrivato in città anche lui in questi primi giorni di gennaio. D’altronde anche gli alibi delle difficoltà legate agli infortuni sembrano essere finiti perché incrociando le dita sembra che nel mini ritiro di Roma siano tutti abili e arruolati escluso capitan Letizia. Un ultima annotazione prima di passare al mercato. Chiedo anche a coloro che sono anni che vestono la nostra maglia di essere uomini e togliere il disturbo se hanno perso gli stimoli che sono indispensabili per invertire la rotta in questo momento. Tolti Letizia e Improta che quando le cose sono andate male ci hanno sempre messo la faccia ci sono altri calciatori con noi da qualche stagione che a volte sono risultati irritanti in campo in particolare sotto l’aspetto dell’atteggiamento. 

A questi calciatori chiedo di essere onesti e togliere il disturbo nel caso avessero intenzione di continuare con lo stesso spirito dimostrato in un girone di andata disastroso. Fatta questa dovuta e ampia premessa, il piano di mercato va via via delineandosi in maniera chiara. A prescindere dai nomi il Benevento ha l’esigenza di dotarsi di 3/4 calciatori “pronti” e soprattutto integri fisicamente che possano alzare sia il livello tecnico ma anche quello caratteriale della squadra. Del resto penso che sia chiaro a tutti che questa squadra abbia dimostrato in più di un’occasione di non essere “da battaglia” e questa invece dovrebbe essere una caratteristica fondamentale per chi si ritrova come noi in questa situazione di classifica, a pochi punti dall’ultima posizione e in piena lotta per non retrocedere. Il Benevento vuole mettere a posto la difesa e quindi recuperati i 4 centrali e sperando di riavere presto Letizia, sta pensando di cedere almeno 1 (o tutti e 2) tra Foulon e Pastina. Proprio per questo sembra essere tornato di grande attualità il nome di Tosca elemento duttile, già visto a Benevento qualche anno fa nella prima stagione di serie A a guida De Zerbi, che può essere impiegato in più ruoli della difesa.

Messa a posto la difesa serve riassestare il centrocampo dove c’è Schiattarella che sta dando tutto non garantisce al momento più di 60 minuti di autonomia, per non parlare di Viviani che dopo il rientro non è riuscito a riproporsi secondo le qualità e le doti che aveva dimostrato in uno spezzone di stagione passata, Tello spesso svogliato e con atteggiamento sicuramente da rivedere e Acampora che inanella prestazioni “monstre” ad altre decisamente da dimenticare, e per finire con Kubica che non ha visto praticamente mai il campo complice un infortunio che lo ha tenuto fuori quasi tutto il girone di andata Vista la situazione il Benevento sicuramente cercherà di prendere un centrocampista se non 2 nel caso qualcuno dei sopra citati dovesse salutare la compagnia. Sembra ci siano delle offerte per Viviani che quindi saranno valutate attentamente.

Per i nomi degli arrivi sembra sia chiaro che bisognerà prima capire chi andrà via. Radio Mercato parla di un interessamento per Valoti ma è fuori dubbio che mettere in ordine il centrocampo sarà per Foggia il compito più difficile. In avanti potrebbe esserci invece una sorta di rivoluzione… come detto qualche settimana fa da Cannavaro in conferenza, si è consapevoli che Forte è un giocatore importante per la categoria ma è anche vero che nell’ottica di essere ”funzionale al progetto” forse al mister servirebbe altro, quindi se dovesse arrivare qualche buona offerta (portare soldi vedere cammello cit.) credo che lo Squalo saluterebbe la compagnia… 

Un po’ differente il discorso di Simy che da 1 anno e mezzo è preda di una involuzione tecnico tattica importante; al momento il calciatore è lontano parente di quello che tra il 2018 e il 2021 e quindi prima del passaggio alla Salernitana, nelle ultime 3 stagioni a Crotone aveva realizzato una caterva di reti tra serie A e serie B ( 33 presenze e 14 reti nel 2018/19 in B, 37 presenze e 20 reti nel 2019/20 sempre in B, 38 presenze e 20 reti nel 2020/21 in serie A)… inspiegabile… 

Sembra che per lui si sia fatto avanti il Cosenza che però pare non abbia la forza economica per sostenere prima l’acquisto e poi l’ingaggio del giocatore e allo stesso tempo non credo che Vigorito sia disposto a perderci tanto, proprio per questo la pista estera sembra essere quella più praticabile. Di meno un ritorno a Crotone in serie C. 

In quanto agli arrivi, radio mercato indica un forte interesse nei confronti di Donnarumma della Ternana e Tutino del Parma, mentre un po’ più indietro Esposito e il sogno Christian Gytkjær calciatore danese classe 90 che nell’ultima stagione in B ha trascinato il Monza verso la prima storia promozione in A ma che Galliani sembra abbia tolto dal mercato. Come anche Coda che il Genoa ha blindato appena è’ cominciata a circolare l’ipotesi di cessione del bomber principe degli ultimi 2 campionati di serie B. Impensabile al momento credere che il Genoa proiettato nell’inseguimento al Frosinone e dopo essere stato rigenerato dalla cura Gilardino possa privarsi di un simile elemento per tentare l’assalto alla promozione diretta in serie A. Ma il mercato è strano e a prescindere dalle dichiarazioni di facciata può sempre succedere tutto e il contrario di tutto. Alla fine sembra che Rodriguez del Lecce sia la pista più percorribile visto anche alcuni indizi lasciati dal calciatore anche sui suoi profili instagram intento con la compagna a fare le valigie sembra non solo per le vacanze invernali. Insieme a lui da Lecce dovrebbe arrivare anche il centrocampista Listkowski.

Insomma bolle tanto in pentola e certamente la società come sempre fatto riuscirà ad aggiustare il tiro. Questa volta la situazione però è decisamente più complicata rispetto al passato, poiché anche se si è ancora a pochi punti dall’aggancio della zona play off, si è ancora troppo vicini alla zona retrocessione e addirittura all’ultima posizione. 

Il finale di anno 2022 d’altronde ha messo in evidenza diverse problematiche che se non andranno risolte in breve tempo rischieranno di portarci a soffrire fino all’ultima giornata per evitare la retrocessione. Ed è questo che bisognerà evitate assolutamente. Troppo importante la serie B, ma questo l’abbiamo già detto, ma dovremo TUTTI continuare a ripetercelo come un mantra! 

Sezione: L'EDITORIALE TB di C.Calicchio / Data: Mar 10 gennaio 2023 alle 15:13
Autore: Cosimo Calicchio
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