Dovrei fare tanti e prolungati esercizi di retòrica prima di riprendere il dialogo con Voi lettori, avendo posato la penna circa due mesi fa, ma non serve, con Voi non serve.  Da agosto scorso, e vi ringrazio, tante mail ricevute, attestati di stima di amici o semplici (ma fondamentali) lettori di questo sito, che in questo periodo di vacatio mi hanno fatto tornare la voglia di dare ancora il mio piccolissimo contributo d'opinioni.

Dovrei ripresentarmi "tirato a lucido", con nuovi argomenti, idee innovative o semplicemente riprendere ciò che avevo lasciato? Da cosa ripartire, dove prendere spunti interessanti o argomenti validi da condividere con Voi? Certo che è più complicato di quanto pensassi. Due mesi fermo e già mi sono arrugginito...

Potrei far ricorso alla regola di Aristotele per essere un buon oratore, "ethos, logos e pathos" e applicarla. Ma Voi non credo abbiate bisogno di paroloni e dissertazioni filosofiche. Però, di quelle tre definizioni ne prendo una e la faccio assolutamente mia: il pathos, emozione. Anzi, emozioni, al plurale. Sono quelle durevoli che quella maglia gialla e rossa riesce a darmi da sempre. E, spero, per sempre.

Le emozioni, quelle legate alla nostra squadra del cuore, sono una "fiamma" perennemente accesa nel cuore. Il Benevento è un chiodo fisso, una meravigliosa ossessione. Lo è per me, ma credo che siamo in tantissimi, molti più di quanto si possa credere.Tanti sono quelli che preferiscono starsene nascosti o in silenzio, quasi vergognandosene, per tenere tutto "dentro". Io no, perchè credo che si debba dare sfogo a tanta passione, e trasformare l'energia che ne scaturisce in qualcosa di positivo, che dia supporto alla squadra.

E' un chiodo fisso nella mente, non posso più starmene semplicemente a guardare. Voglio provare ancora a dare il mio contributo di opinioni, vorrei raccontarvi, o provare a farlo, ciò che vivo, la mia personalissima visione degli eventi legati alla nostra squadra del cuore. E' solo calcio, un gioco, lo sport per eccellenza di noi italiani, nulla di così impegnato e profondo; diversamente, in tutta onestà, non mi sentirei all'altezza...

E allora eccomi qui, da oggi tornerò alla tastiera e, senza alcuna presunzione, spero di riconquistare quei lettori che purtroppo dovetti abbandonare, spinto a farlo da un sistema calcio che oggi fa davvero di tutto per allontanare dagli stadi anche i tifosi più incalliti. La passione, però, anche stavolta ha vinto...

Non sarò solo, con me rientra a pieno regime anche il Direttore di www.tuttobenevento.it, Cosimo Calicchio.  A lui mi ha ri-unito nell'amicizia l'amore per la maglia, gli stessi ideali pienamente condivisi. Facciamo, anzi, proviamo a fare giornalismo e lo facciamo solo per passione. Non pretendiamo di competere con chi questo mestiere lo svolge per professione e con un impegno full-time. Cercheremo, però, di stare al passo con le notizie e gli eventi, tenendovi sempre aggiornati ma con la ferma intenzione di confermarci come giornale d'opinione. Con noi, il riconfermatissimo Andrea Bardi, partenopeo per residenza ma beneventano nel dna e nella fede calcistica. Con lui ancora i nostri amici Peppe Calicchio e la bravissima Elia Marsico. Anche loro, quando potranno, ci regaleranno le loro opinioni in giallorosso. Loro, come noi, non sono professionisti dell'informazione ma hanno la nostra stessa passione. Anche per loro, il Benevento è un chiodo fisso, nella testa e nel cuore.

Sezione: IL PUNTO di M.Mulè / Data: Mer 15 ottobre 2014 alle 19:00
Autore: Marcello Mulè
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