Tre punti di platino al Ceravolo eppure "sembra" che nulla sia cambiato in classifica: il campionato 2014/15 è davvero avvincente, ed è facilmente prevedibile immaginare una palpitante suspance fino alla fine.

Nulla cambia (sembra...) in classifica per il Benevento Calcio, dopo la ventunesima giornata, seconda di ritorno, e altrettanto dicasi per la più diretta inseguitrice, la Salernitana. Rallentano invece Casertana e Lecce, che ad oggi accumulano altri due punti di gap rispetto alla capolista. Frenata brusca per la Juve Stabia che invece capitola in Lucania e perde terreno preziosissimo. Tutto sommato la "domenica" (eufemismo) è stata anche favorevole ai giallorossi.

A Catanzaro ho visto il Benevento che mi aspettavo (e speravo). Squadra cinica e compatta, con la giusta cattiveria e l'atteggiamento concreto da capolista. Una mentalità ferrea propria del gruppo allenato da Fabio Brini. L'identità di questa squadra è molto ben delineata e credo che ormai ogni avversaria se ne sia resa conto. Un gruppo con elevato coefficiente tecnico ma votato all'assoluto pragmatismo. Zero fronzoli e diritti all'obiettivo, quanto basta per mettere in difficoltà chiunque e i risultati ne sono la prova provata. Però, non è stata certo la partita perfetta, e se devo indicare un difetto, il più evidente, è quello di aver abbassato troppo il baricentro dopo il vantaggio, quest'anno quasi una consuetudine soprattuto "fuori casa". Potrei capirlo, ad esempio, sul due a zero e negli ultimi istanti di gara. Ma con tanti minuti ancora da dover giocare, schiacciarsi così ai limiti dei nostri sedici metri è stato un grosso rischio. Poi, almeno visto da "fuori", la nostra corsia sinistra è stata terra di conquista per le avanzate degli avversari. Certo, non possiamo pretendere di dominare in lungo e in largo: in campo ci sono anche gli altri, per nulla disposti a regalarci qualcosa, però... Comunque la difesa ha tenuto bene, pochi pericoli reali, con tiri da lontano o su calci piazzati. In conclusione, è un atteggiamento da registrare e correggere, si può fare. Anzi, si deve fare.

Non avevamo vinto nulla alla vigilia della trasferta di Catanzaro, e nulla ancora è stato fatto oggi. Ripeto sempre che è bello godersi la classifica, gonfiare il petto e rendersi sempre più conto che la nostra pole position è reale e meritata, frutto di quanto di buono la squadra sta facendo. Ma occorre rimanere con i piedi a terra. Non m'importa risultare antipatico e ripetere sempre le stesse cose. Ma a me spaventa la disillusione dei tifosi, possibile, rispetto a qualche intoppo che potrebbe (facciamo i debiti scongiuri) accadere. Il campionato è ancora lunghissimo, diciassette gare da giocare, tante insidie, tanti scontri diretti e mine vaganti da dover disinnescare. E' giusto guardare la classifica ma sarebbe da stupidi illudersi.  Altrettanto non condivido chi "guarda" sempre in casa altrui. Stavolta, consentitemelo, lasciamo che siano gli altri a guardare noi, con la testa reclinata all'indietro e cervicale dolente... Chiaro il riferimento, no?

Gli stregoni sono ancora "in volo", e non c'è nulla di più bello. Il valore del primato è molto più elevato se consideriamo tutto quanto è accaduto (incredibile!) da settembre ad oggi. Peccato che, in giro per i social-network è possibile leggere più di un muguno dei tifosi. Per il Benevento? No, soltanto perchè anche gli avversari vincono. E' un errore, personalmente non guardo affatto le altre squadre "concorrenti". Mi interessa il Benevento e l'avversario che verrà, poi basta. I problemi, semmai, devono farseli gli altri. Sabato abbiamo vinto a Catanzaro: benissimo, ottimo risultato. Ma, sinceramente, quanti avrebbero scommesso sulla conquista sicura dei tre punti? Io credo che anche un pareggio in tanti lo avrebbero sottoscritto e lasciamo perdere situazioni particolari e i personalismi - falliti, e non solo quelli - di alcuni. Quindi, diamo il giusto valore -e peso- ad ogni nostra vittoria e godiamoci il frutto dell'impresa, lasciando stare gli altri.

Questo campionato sta dimostrandosi assolutamente avvincente. Il gruppo delle pretendenti alle prime posizioni è agguerrito e non lasciamoci trarre in inganno da certi risultati.  E' difficile, ogni gara ha le sue insidie. Bisognerà lottare per i prossimi millecinquecentotrenta minuti, solo alla fine sapremo cosa siamo stati in grado di fare. Sabato prossimo un altro derby: arriva il Savoia per nulla disposto a cedere ancora punti. Loro, comprensibilmente affamati di punti salvezza, disputeranno la partita della "vita" e guai a sottovalutarli o a farsi coinvolgere dal clima di festa che, speriamo, si respirerà al "Ciro Vigorito". Ancora una volta gli avversari potranno "spiarci" per giocare, poi, conoscendo già il nostro risultato. Per questo sarà ancora più bello vincere! 

Ci sono diciassette finali da giocare ancora, restando uniti. Perchè uniti si vince e solo così.

 

 

Sezione: IL PUNTO di M.Mulè / Data: Lun 19 gennaio 2015 alle 08:45
Autore: Marcello Mulè
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