Articolo di Arturo Ciullo

Scempio

Si consuma al Ciro Vigorito l’ennesima delusione di un girone di ritorno fallimentare per la squadra sannita, con un risultato che suona come un mesto addio alla categoria.

A nulla sono valsi gli incitamenti di una paziente ed innamorata Tifoseria e tutti i possibili “calcoli” per immaginare un finale diverso.

Uno scempio!

La Strega riesce anche in questa determinante gara a mostrare ancora una volta tutti i suoi limiti tecnici e tattici oltre che caratteriali. E pensare che di fronte c’era un Crotone già retrocesso, che non è mai apparso “ostico “, in una gara giocata per quasi 70 minuti in 10 e con il tecnico Cosmi che ha anche rinunciato ad alcuni giocatori importanti.

Gli uomini di Inzaghi, nonostante avessero di fronte la peggiore difesa del torneo, non sono riusciti ad andare oltre un pari che alla fine della gara ha scatenato l’ira di una tifoseria oramai stufa di tanti proclami e di un comportamento così insufficiente.

Il pensiero va al patron Vigorito, che mai avrebbe pensato ad un epilogo del genere o che, forse, ha commesso l’errore di non aver mai ascoltato la piazza o più di qualcuno che già aveva denunciato, nel corso dei mesi scorsi, i limiti tecnici e tattici della squadra sannita.

Davvero un gran dispiacere buttare alle ortiche un’occasione del genere, se solo si pensa alla grande opportunità che si era presentata a metà torneo, allorquando tante società annaspavano ed i sanniti avevano accumulato un considerevole vantaggio, tutto sprecato in un girone di ritorno da incubo in cui si è raccolto la miseria di 10 punti

A questo punto resta solo la speranza dettata dall‘esito della gara infrasettimanale tra Lazio e Torino; ma è sconfortevole fidare nelle disgrazie altrui perché possiamo, poi, sperare in un miracolo.

Attendiamo gli sviluppi, dopodiché accetteremo con la stessa dignità di sempre il risultato del campo. Resterà comunque la delusione che la squadra ha, ormai, generato nel cuore di tanti tifosi che, non lo ribadiamo fino alla nausea, non hanno potuto vivere “in presenza” la stagione agonistica.

Questo il mio personale giudizio sui partecipanti alla gara:

Montipò (s.v.): pomeriggio di assoluta tranquillità, per scarso impegno degli avversari. Ciononostante, siamo riusciti a subire ancora gol.

Depaoli (voto 5,5): in una gara dai toni agonistici bassi, stava finalmente riuscendo a fornire una prestazione sufficiente, ma un infortunio lo esclude anticipatamente.

Glik  (voto 5,5): fornisce una prova interessante in una giornata tranquilla. Fuori posizione nell’unica, fatale azione del Crotone.

Barba (voto 5): giustifico il suo utilizzo nel duo centrale solo per il fatto che è mancino. Non trovo altre spiegazioni. Va in seria difficoltà quando viene spostato a sinistra perché fatica ad arginare Ounas. Ancora una volta l’azione della rete subita nasce dalle sue parti.

Letizia (voto 6) sporca un’ottima prestazione perché in occasione della rete calabrese si fa anticipare con troppa facilità da Simy. Purtroppo è risaputo che non è un difensore (lo dico da 3 anni...). Bene invece in fase di costruzione ed appoggio.

Hetemaj (voto 6): cuore indomito, ma non è una novità.

Ionita (voto 6): gara di sostanza, e anche questa non è una novità. Esce per infortunio e ciò è stato determinate per i sanniti; evidente il calo di rendimento del comparto nella parte finale della gara.

Schiattarella (voto 3): gran parte dei tifosi è stufa del suo atteggiamento. Già il suo utilizzo è, di per sé, molto discutibile, lo è ancor di più l’averlo eretto a capitano, viste le sceneggiate a cui siamo stati costretti ad assistere. È un modesto calciatore. Il suo rendimento del girone di ritorno ha confermato la sua inadeguatezza per la categoria.

Insigne (voto 5): forse il tecnico (o chi lo sponsorizza ) vede in lui qualcosa che noi non riusciamo a vedere. Anche in una gara semplice, come questa, non riesce ad incidere se non per una conclusione che si stampa sulla traversa.

Caprari (voto 4,5): altra prova negativa. Si spiega perché non sia rimasto nel giro di squadre importanti.

Lapadula (voto 7): lotta come un leone e prova almeno lui ad onorare la maglia fino alla fine. Ancora una rete; da quando ha iniziato a giocare più per se stesso, ha ottimizzato il suo rendimento.

Subentrati:

Tuia (voto 6): si fa trovare pronto. Buona prova, ma non è bastata a non subire gol.

Improta (voto 5): continua la sua “ migrazione “; ormai ha dimenticato di essere un attaccante. Tanto lavoro per nulla.

Dabo (voto 6): buono l’impatto sulla gara, ma non riesce a dare stabilità al reparto che, col passare dei minuti, cade sotto il controllo dei calabresi

Gaich (s.v.): entra negli ultimi dieci minuti con lo scopo di tenere alta la squadra; non riesce mai a tenere palla o a farsi trovare nella giusta posizione. Ha da fare ancora tanta strada per rimanere nel calcio che conta.

Inzaghi (voto 3): in totale confusione tra moduli e scelte tecniche. Lo testimoniano le scelte effettuate sia prima che nel corso della partita. Al di là delle ansie trasmesse e dei tanti proclami inutili, nel girone di ritorno ha completamente perso il controllo di un gruppo già molto modesto di suo. Dovrà, ora, difendere i tanti sacrifici ed assumersi la responsabilità delle scelte; scegliere gli uomini giusti per lo spareggio di Torino, fidando nella serietà professionale degli uomini di Lotito impegnati nel recupero infrasettimanale con i granata.

La tifoseria è pronta ad accettare il verdetto del campo e ad  onorare gli avversari, ma vorrà prima di tutto apprezzare che i propri beniamini rispettino la maglia giallorossa, sudandola.

Forza Strega 91 !

Sezione: Le Pagelle / Data: Lun 17 maggio 2021 alle 11:56
Autore: Andrea Bardi
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