Articolo di Arturo Ciullo

Orgoglio Italiano

Il calcio regala emozioni, sogni, delusioni, apre discussioni tra amici e riesce ad unire un Paese.

Dopo la cocente delusione dell'eliminazione dall'ultimo mondiale, Roberto Mancini assunse l'incarico della guida della nostra Nazionale, completamente da rifondare. Egli ha avuto, in questi tre anni, la capacità e soprattutto la convinzione di “rifondare “ un gruppo e riportarlo nell'élite del calcio internazionale. E su questo possiamo senz'altro dire che la sua vittoria l'ha già raggiunta. Ha creato un gruppo compatto, con senso di appartenenza e volto al sacrificio. Nessuna rivalità o insofferenza ma solo tanta abnegazione .

Resta, ora, l'ultimo atto: la finalissima di Wembley. Ma a prescindere da quello che sarà il risultato, oggi siamo tutti orgogliosi di quanto visto fin ora.

La gara con la Spagna non era affatto facile. Di fronte gli azzurri ritrovavano una delle scuole calcistiche più valide al mondo, con calciatori giovani e tecnicamente molto validi. Soltanto una gara attenta e perfetta per continuare a …”sognare “. E in una notte magica gli azzurri confermano quanto di buono è stato visto in questi 3 anni.

Per l'occasione squadra è stata schierata con il consueto modulo e stesso undici visto nei quarti con il Belgio.

Gara tattica, con gli azzurri che hanno saputo gestire il possesso degli spagnoli e sopratutto rendersi pericolosi in ripartenza. Le tabelle indicano di come le furie rosse siano stati padroni del campo ma i pericoli più importanti li hanno sempre prodotti gli uomini di Mancini. Era importante tenere le linee ben equidistanti ed evitare agli spagnoli di poter “ tagliare “ la nostra difesa che è apparsa come sempre solida. Dal canto loro gli azzurri con le ripartenze dei propri avanti hanno sempre tenuto sulle corde gli avversari.

Non sono bastati, però, 120 minuti e solo la lotteria dei rigori ha visto alla fine regalare la vittoria all'Italia.

Questo il mio personale giudizio sui partecipanti alla gara:

Donnarumma (voto 9): prestazione da incorniciare, con il rigore decisivo parato a Morata. Il ragazzone è cresciuto in termini di personalità oltre che dal punto di vista tecnico.

Di Lorenzo (voto 7): gara perfetta e particolarmente dedicata alla fase difensiva. Si rende disponibile anche quando nella parte finale viene spostato sull'out di sinistra

Bonucci (voto 7,5): su di lui e sul compagno Chiellini è stato rifondato il gruppo. Mette a disposizione tutta la sua esperienza e si assume anche la responsabilità di tirare uno dei 5 rigori.

Chiellini (voto 7): prova maiuscola per il “martello“ azzurro. Unico neo, lo spazio lasciato in occasione della rete spagnola, dove forse è stata fatale la distanza da Morata in occasione dell'uno-due con Dani Olmo che ha portato l'attaccante alla conclusione.

Emerson (voto 7,5): aveva l'ingrato compito di sostituire lo sfortunato Spinazzola senza farlo rimpiangere. Si fa trovare pronto e riesce oltre che ad assicurare una perfetta fase difensiva anche ad appoggiare l'azione in maniera magistrale. Lascia anzitempo la gara perché uno dei pochi che durante l'anno aveva giocato meno gare.

Barella (voto 6,5): la sua gara non era semplice, dovendo egli fronteggiare uno dei pacchetti di centrocampo più forte al mondo. Apparso meno brillante delle precedenti gare, mette comunque in campo tutte le energie fisiche e mentali anche aveva a disposizione.

Jorginho (voto 7): gara da incorniciare per sagacia tattica. Calcia il rigore decisivo con grande freddezza.

Verratti (voto 7): fatica a trovare lo spazio per impostare la manovra perché gli spagnoli lo braccano a vista. Dà il suo onesto contributo come sempre

Chiesa (voto 8): l'uomo in più che con la sua tenacia spacca le gare. E' cresciuto dal punto di vista tecnico e sopratutto tattico. Il suo fiuto per il gol è una dote innata.

Immobile (voto 6,5): gara di sacrificio al servizio della squadra. Non è in condizioni fisiche ottimali.

Insigne (voto 7,5): le sue giocate, i guizzi e la tecnica lo confermano come il giocatore in grado di cambiare le gare

Subentrati:

Pessina (voto 6,5): chiamato per dare sostegno al reparto nella parte finale della gara

Locatelli (voto 6): subentra nel finale per dare respiro al reparto più pressato. Peccato per l'errore dal penalty, ma la storia insegna che anche i grandi hanno sbagliato.

Toloj (voto 6,5): subentra per dare solidità al reparto difensivo nella fase cruciale della gara

Belotti (voto 6,5): chiamato per dare peso all'attacco nella fase finale, si fa trovare pronto come sempre quando c’è da dare il proprio contributo

Bernardeschi (voto 6,5): il voto per il bellissimo rigore calciato. Entrato proprio per garantire questo, date le sue qualità balistiche

Mancini (voto 9) avrà di che esser felice. La sua personale vittoria l'ha già ottenuta anche se ora resta l'ultimo ostacolo che lo divide dalla storia. Ha costruito un gruppo fantastico che lo segue. Bravissimo nell'impostare la gara e ad apportare i correttivi giusti nel momento topico. Condivide il tutto con gli altri Tre Moschiettieri “ ex doriani ” Vialli, Lombardo ed Evani. Sarà un caso che quella Samp vinse tutto ?

Ora bisogna recuperare le energie fisiche e mentali e prepararsi all'ultimo assalto per il sogno azzurro.

Nel frattempo tutto il Paese ringrazia il tecnico, i suoi collaboratori e gli uomini che saggiamente ha saputo scegliere e motivare, regalandogli quella gioia e quel senso di libertà che è mancato per troppo tempo.

Forza Azzurri .

Sezione: Le Pagelle / Data: Gio 08 luglio 2021 alle 17:40
Autore: Andrea Bardi
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